profugo in Moldavia e in Ucraina, rientrò in Italia, nel 1921. Completate le elementari ad Alberobello, frequentò gli studi nei Seminari di Conversano e di Molfetta e divenne sacerdote il 25 luglio 1935.
Dal settembre 1935 svolse il suo apostolato a Turi, prima come vice parroco e cappellano del Carcere e poi, dal 1941 come arciprete delia Chiesa Matrice. Il 23 ottobre 1954 ritornò ad Alberobello come arciprete della parrocchia-santuario dei Santi Medici. Fu protagonista in opere di apostolato, di indirizzo sociale e di miglioramento decoroso della chiesa.
Dal settembre 1989 non fu più arciprete, ma collaboratore del nuovo arciprete.