Attività basilica - Basilica dei Santi Medici di Alberobello - Iconografia e Venerazione dei santi Cosma e Damiano-La Basilica

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Attività basilica

l sacerdote incaricato dal Vescovo per guidare la parrocchia e don Leonardo Sgobba, rettore-parroco dal 8 ottobre 2012. Ogni domenica si celebrano le messe 
per i fedeli, mentre negli altri giorni esse sono in suffragio dei defunti. Il giorno 27 di ciascun mese la messa è in onore dei santi Cosma e Damiano secondo le intenzioni dei fedeli.

L'annuncio della Parola di Dio avviene attraverso la predicazione e la catechesi. Nel corso dell'anno avvengono la preghiera della Liturgia delle Ore, la celebrazione dei Sacramenti, le processioni e le commemorazioni solenni dei misteri della fede cristiana e ogni giovedì l'adorazione dell'Eucarestia. Non é raro vedere in Basilica fedeli ortodossi ad adorare le reliquie dei santi Cosma e Damiano.
Nella basilica si riceve la Prima Comunione, la Cresima e ci si sposa.
La chiesa, che è la sorgente che disseta e sostenta l'anima, incoraggia i ragazzi ad accostarsi ai primi sacramenti e attende a funzioni solenni quali le novene dell'Immacolata e del Natale, le celebrazioni della Pasqua.

Nell'immagine i simulacri dei santi medici Cosma e Damiano venerati ad Alberobello e l'immagine storica degli anni sessanta con i simulacri arricchiti di oro e gli ex voto sullo sfondo.

Quest’anno, 2015, decorre il 379° anno della devozione della nostra comunità verso i santi medici Cosma e Damiano. Ne sono passati di anni da quando Giuseppe Domenico Rinaldi innamoratosi anzitempo della bella ed espressiva statua di san Rocco in Noci (1775) del maestro F.P. Antolini di Andria gli affida la realizzazione dei due simulacri, figure alquanto meditative, con l'espressione trasognata quella si san Cosma (1780) e ieratica l'altra, san Damiano (1784), così diversa perché realizzata in un'altra bottega, per decesso del maestro Antolini, da un certo Luca, soprannominato u Tammurra di Rutigliano, modellata finemente perfino nella morbidezza delle carni.

Per questa ragione i nostri santi appaiono diversi nei volti e non gemelli come la tradizione li vorrebbe.

 
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